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The Universal House of Justice

Ridván 1968

To the Bahá’ís of the World

Dearly loved Friends,

Il continuo progresso della Causa di Dio si erge in vivido contrasto con la cronica agitazione che affligge la società umana, contrasto che gli eventi dello scorso anno, sia all'interno sia al di fuori della Fede, hanno contribuito soltanto ad intensificare. Mentre il vecchio ordine va disintegrandosi la Causa di Dio ha proseguito il suo maestoso corso estendendo l'ampiezza delle sue attività ed influenze e compiendo un ulteriore evolversi del suo sistema amministrativo.

Aprendosi con la convocazione, in terra Santa, della seconda Convenzione Internazionale per l’elezione della Casa Universale di giustizia, l’anno è stato testimone di una notevole attività per la causa. Lo sviluppo più significativo e di lunga portata è stato, senza dubbio, la nomina degli undici Consiglieri Continentali, che veniva a adempiere la meta del Piano Novennale che prevedeva lo sviluppo dell’istituzione delle Mani della causa di Dio in vista della futura estensione delle sue designate funzioni di protezione e propagazione. Questo passo, preso dopo piena consultazione con le Mani della causa, ha contemporaneamente fortemente rinforzate le attività di quell’Istituzione e reso possibile alle Mani stesse di estendere l’ampiezza dei loro individuali servizi di là della sfera continentale, rendendo con ciò universalmente disponibile agli amici l’amore, la saggezza e lo spirito di dedizione che anima queste persone designate dal Custode. Desideriamo ora rendere omaggio alla maniera esemplare con cui i Consiglieri, sotto la guida delle Mani, si sono accinti ai loro alti compiti.

La prima conferenza oceanica Bahá’í, tenutasi in agosto a Palermo, ha commemorato il viaggio di Bahá’u’lláh nel mare Mediterraneo, sulla via verso la Più Grande Prigione. I partecipanti a questa Conferenza vennero subito dopo alla Qiblih della loro Fede, per rendere omaggio alla Tomba del suo Fondatore e per commemorare con profonda consapevolezza del suo significato spirituale, l’arrivo da lungo tempo profetizzato del Signore degli Eserciti sulle sponde della Terra Santa. Questa riunione di più di duemila credenti ha offerto un inesprimibile stridente contrasto con il reale arrivo di Bahá’u’lláh cento anni prima, respinto dai governanti di questa terra, e deriso dalla popolazione locale. Questo è il potere conquistatore del Suo Messaggio, questa l’invincibile potenza del Re dei Re.

Quello stesso Messaggio è ora proclamato dai Suoi seguaci da un capo all’altro del mondo. Il dono della speciale edizione della "Proclamazione di Bahá’u’lláh" è già stato offerto a centoventidue Capi di Stato, e copie di esso sono già state ricevute da migliaia di altre personalità.

Approfittando della designazione del 1968 da parte delle Nazioni Unite come l’Anno dei Diritti Umani le comunità Bahá’í hanno, in tutto il mondo, non soltanto rafforzato i legami fra la Comunità Internazionale Bahá’í e le Nazioni Unite, ma nello stesso tempo hanno proclamato la Fede e il suo Messaggio risanatore. In un paese dopo l’altro la Causa è stata tratteggiata per la prima volta per mezzo dei moderni sistemi di comunicazione. La grandezza di questo appello ai popoli del mondo sta aumentando giorno per giorno e deve tanto continuare, da penetrare in ogni strato della società fino alla conclusione del Piano, ed oltre.

Come stimolo ed aiuto a questo lavoro vitale, così come anche per promuovere il conseguimento di tutte le mete del Piano, annunziamo la convocazione fra l’agosto del 1970 e il settembre 1971 di una serie di otto Conferenze Oceaniche Continentali, divise come segue: a La Paz, Bolivia, e Rose Hill, Isola di Maurizio, nell'agosto del 1970; a Monrovia, Liberia e Giakarta, Indonesia nel gennaio 1971; a Suva, Isole Figi a Kingston Giamaica, nel maggio del 1971; a Sapporo, Giappone e a Reykjavik, Islanda nel settembre del 1971.

Una revisione dei progressi ottenuti nel Piano Novennale rivela che grandi passi sono stati fatti nell’acquisto di Haziratu’l Quds, terreni per Templi e Istituti di Insegnamento; traduzione di letteratura Bahá’í in un maggior numero di lingue, e riconoscimento giuridico di Assemblee Locali e Nazionali. Il luogo dove sorgerà il Tempio di Panama è stato preparato e la costruzione avrà inizio non appena saranno stati approvati i progetti finali ed ogni particolare nonché la stesura del contratto.

Come risultato del ritmo accelerato che si è iniziato nella espansione e consolidazione, e che, se promosso ed alimentato diverrà un ampio flusso di vittoriosi conseguimenti, annunziamo con gioia la formazione di altre dodici Assemblee Spirituali Nazionali delle quali due si formeranno durante il Ridván 1969 e cioè: l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í del Burundi e Ruanda con sede a Bujumbura e l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í di Papua e Nuova Guinea con sede a Lae. Le altre dieci si formeranno durante il Ridván 1970 e cioè: sei in Africa, l’Assemblea Spirituale Nazionale della Repubblica del Congo (Kinshasa); del Ghana; di Dahomei; del Togo e Niger; di Malawi; di Botswana, del Gambia, Senegal, Guinea Portoghese e le Isole del Capo Verde. Una nelle Americhe, l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í delle Guiane; una in Asia, l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í del Medio Oriente, e due in Australasia, l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í di Tonga e delle Isole Cook e l’Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í di Samoa. Così al Ridván del 1970 il numero delle Assemblee Spirituali Nazionali sarà elevato a 93.

In armonia con la crescita mondiale della Causa, il Centro Mondiale della Fede si sta anche sviluppando rapidamente. Il diletto Custode ha definito i pellegrini come la linfa vitale di questo Centro Mondiale, ed è stato da lungo tempo ardente desiderio del nostro cuore di potere accordare la benedizione del pellegrinaggio in Terra Santa a tutti quelli che possono avvalersene. È perciò con grande gioia che ora ci possibile aprire la porta del pellegrinaggio ad un numero molto maggiore di credenti. A cominciare dall’ottobre di quest’anno la quantità di ogni gruppo di amici da invitare sarà quadruplicata, ed il numero dei gruppi sarà aumentato ogni anno, così che quasi sei volte il numero attuale di pellegrini avrà l’opportunità ogni anno di pregare alle Tombe delle Figure Centrali della loro Fede, di visitare i luoghi santificati dai passi, dalle sofferenze e dai trionfi di Bahá’u’lláh e Abdu’l Bahá, e di meditare nella tranquillità di questi sacri recinti, abbelliti con tanta amorosa cura dal nostro diletto Custode.

Questo maggior flusso di pellegrini aumenterà grandemente lo sviluppo spirituale della comunità mondiale che ora, dopo cinque anni di strenuo lavoro sta entrando nella quarta fase del Piano Novennale recando gli allori di eccezionali vittorie. La maggiore e più pressante necessità in questo stadio del Piano è il rapido accrescimento del numero dei credenti, un maggiore avanzamento nell’apertura di altre località così come la formazione di ben salde Assemblee Spirituali Locali richieste dal Piano. Questa attività mondiale, che caratterizza la quarta fase del Piano, rispondendo alle formidabili opportunità offerte dall’attuale condizione dell’umanità, sarà grandemente rinforzata dalla continuazione della Proclamazione ed è la base essenziale per la erezione delle rimanenti Assemblee Spirituali Nazionali; ciò recherà sempre più testimonianza dei benefici dell’insegnamento internazionale viaggiante e della cooperazione tra le Assemblee. Sopra tutto tale attività richiede una effusione di sacrifici da parte degli amici, di contribuzioni a sostegno dei Fondi della Fede e del levarsi di un potente esercito di pionieri.

Durante il secondo anno del Piano il mondo Bahá’í ha realizzato il più grande avvenimento nella storia del pionierismo organizzato: il giorno in cui un totale di 505 credenti si levò per stabilirsi in territori non aperti ancora alla fede o debolmente costituiti. Questo meraviglioso conseguimento deve essere superato: ora viene lanciato l’appello perché settecentotrentatre credenti lascino le loro case per andare a stabilirsi in territori che hanno estrema necessità del sostegno di pionieri, o che hanno ancora non sono stati aperti alla Fede. Questi devoti credenti, che dovrebbero levarsi senza ritardo, è necessario si stabiliscano durante la quarta fase del Piano in 184 territori del globo così suddivisi: 48 in Africa, 40 nelle Americhe, 40 in Asia, 18 in Australasia e 38 in Europa. Sebbene la principale responsabilità sia stata assegnata a quelle comunità nazionali Bahá’í che sono più in grado di provvedere pionieri, tutti dovrebbero ponderare nei loro cuori se possono rispondere a questo appello, sia andando loro stessi o – in risposta alla ingiunzione di Bahá’u’lláh mandando chi può andare in loro vece. Informazioni dettagliate vengono mandate alle Assemblee Spirituale Nazionali per assicurare che questa vitale mobilitazione di combattenti Bahá’í sia compiuta il più rapidamente possibile.

Diletti amici, il Piano Novennale è bene avanzato, il nostro lavoro è benedetto dalla incessante assistenza di Bahá’u’lláh e l’intera comunità mondiale Bahá’í è impegnata a conseguire la completa vittoria. Questo felice adempimento, che ora si discerne debolmente sul lontano orizzonte, potrà essere raggiunto per mezzo di un duro lavoro, di realistiche pianificazioni, di azioni colme di sacrificio, con l’intensificare il lavoro di insegnamento e, soprattutto, per mezzo del costante sforzo da parte di ogni singolo Bahá’í per conformare la sua vita interiore a quel glorioso ideale stabilito da Bahá’u’lláh per l’umanità, ed esemplificato da Abdu’l Bahá. Nel contemplare il divino esempio del Maestro noi possiamo ben riflettere che la Sua vita e le Sue azioni non si adeguarono ad un modello di convenienza, ma furono invece la inevitabile e spontanea espressione del Suo intimo essere. Noi similmente agiremo secondo il Suo esempio solo se il nostro spirito interiore, crescendo e maturando attraverso le discipline della preghiera e della pratica dei divini insegnamenti, sarà diventato la sorgente di tutti i nostri atteggiamenti ed azioni. Questo promuoverà il conseguimento dello scopo di Dio, assicurerà il trionfo della Sua Fede e ci metterà in grado di edificare l’attuale movimento della Causa fino a infondergli un grandioso impulso la cui forza porterà la comunità del Più Grande Nome alla gloriosa vittoria nel 1973 ed oltre, verso le ancora incomprese prospettive della Più Grande Pace.

 

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